Potenziare la prevenzione
Bisogna assolutamente potenziare i metodi per prevenire e tutelare la salute dei nostri cittadini. Non è pensabile che oggi per una mammografia bisogna aspettare circa 720 giorni o per una tac 375: sono numeri agghiaccianti. Perché scoprire troppo tardi di avere un tumore vuol dire fare la differenza tra la vita e la morte. È stata approvata una legge a mia prima firma che istituisce la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza ed il referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione (Legge 29 del 2019), per la quale siamo ancora in attesa dei decreti attuativi (anche se il ministero della Salute assicura di essere al lavoro per emanarli quanto prima). Con la rete nazionale dei registri tumori abbiamo dotato il Paese di uno strumento che, grazie a un’adeguata prevenzione e a una diagnosi precoce, consentirà di salvare vite umane. Oggi esistono 47 registri tumori di popolazione per una copertura totale che comprende 36 milioni di italiani. Dunque, ad oggi soltanto il 60% dei cittadini italiani vive in aree dove è presente un registro tumori di popolazione.
Scrivimi
Il progresso parte dall’ascolto e dal confronto. Per me è indispensabile mantenere un filo diretto con i cittadini. Solo attraverso il racconto della realtà quotidiana, delle problematiche e delle proposte, possiamo gettare le basi per un lavoro efficace.