La migrazione sanitaria è ormai un business che sfora i 5 miliardi l’anno. Con quasi l’80% del passivo che è a danno del Sud. Centinaia di milioni che nel 2022 hanno risalito lo stivale e sono finiti nelle casse del Nord e dei privati.
L’ultimo rapporto GIMBE certifica sia un aggravarsi dello squilibrio tra Nord e Sud, sia un aumento degli incassi della sanità privata.
Tutte le regioni meridionali, ad eccezione del Molise, scontano un saldo passivo che, aggregato su base macroregionale, corrisponde a quasi l’80% del saldo passivo totale. Al contrario più del 90% del saldo attivo è concentrato solo e soltanto in tre regioni del Nord: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Le regioni che, guarda caso, più spingono per l’autonomia differenziata!
Ma non è tutto: il 50% dei trasferimenti finiscono nel privato.
Tutto in linea con l’idea di Paese del governo Meloni: depotenziare il SNN e finire di distruggere quanto di poco è rimasto al Sud. I malati, e soprattutto i loro soldi, sono pronti a prendere ancora di più la strada verso il Nord e verso il privato.