Oggi è la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, l’appuntamento annuale che vuole sensibilizzare l’attenzione sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).
Anoressia, bulimia e le altre forme di DCA riconosciute dalla medicina sono una delle principali emergenze giovanili dei nostri tempi. Solo in Italia affliggono oltre 3 milioni di ragazze e ragazzi. In maggioranza si tratta di donne. Gli uomini sono il 20%. Una percentuale che però è cresciuta in maniera impressionate negli ultimi tempi: 10 anni fa erano appena l’1%.
Leonardo Mendolicchio, uno dei maggiori esperti di questa problematica, ha usato un’espressione fortissima per definire i DCA: una patologia “bastarda”, perché distrugge silenziosamente prima la mente e poi il fisico di chi ne viene colpito.
Spesso siamo portati a identificare i Disturbi del Comportamento Alimentare solo per la loro manifestazione più evidente: l’eccessiva magrezza, il consumo smodato di cibo, etc. Ma questi sono solo la punta dell’iceberg. Dietro una ragazza o un ragazzo che comincia ad avere un rapporto “malato” con il cibo c’è invece un malessere psichico che provoca il desiderio di “sparire” rinunciando al cibo, oppure al contrario mangiare in quantità spropositate.
Per sconfiggere questo “male di vivere” dei nostri ragazzi sono necessari interventi straordinari e incisivi, a partire dalla presenza dello psicologo a scuola e il potenziamento della rete di assistenza territoriale per i DCA. Una rete che purtroppo sul territorio nazionale è distribuita a macchia di leopardo, con molte zone che continuano ad essere drammaticamente abbandonate a loro stesse.
Ma il Governo su questa problematica è vergognosamente latitante. I fondi per il disagio mentale dei giovani sono stati infatti pesantemente tagliati, e dello psicologo scolastico non se ne vede l’ombra.
E così milioni di ragazze e ragazzi, insieme alle loro famiglie, sono lasciati da soli a consumarsi per il loro malessere. Il tutto con un costo sociale, e anche economico, altissimo.