È stato un grande onore partecipare ieri mattina insieme a tanti illustri relatori, tra cui il mio concittadino Procuratore Raffaele Cantone, alla manifestazione contro il Disegno di Legge Sicurezza, organizzata dalla sezione giuglianese dell’Associazione Nazionale Partigiani.
La legge sicurezza, come ha evidenziato efficacemente il Procuratore Cantone, non è altro che una «norma manifesto», figlia dell’idea totalmente sbagliata «che tutti i problemi possano essere risolti solo con il carcere».
Il tema della sicurezza sta a cuore a tutti noi, ma non si risolve con questa legge inutile. Una legge che introduce soltanto nuovi reati, ben 14, che si aggiungono agli altri 60 creati in questi due anni di governo. Un ulteriore ingolfamento del nostro sistema giudiziario che, come tutti sappiamo, è già abbondantemente in sofferenza.
Ho sottolineato come questo governo continui ad andare avanti per slogan senza occuparsi delle vere emergenze del Paese: la sanità pubblica e le liste d’attesa, il lavoro povero e precario, il futuro dei giovani che continuano a lasciare l’Italia.
A questa deriva securitaria bisogna rispondere con la partecipazione e il pieno coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che li riguardano. E bisogna continuare a costruire quella rete tra cittadini, istituzioni, associazioni, che stiamo creando insieme, con tanto impegno ed entusiasmo, per scrivere un futuro diverso e più giusto.