Intervista a Mariolina Castellone: “Un Movimento con un’identità forte, aperto alla società civile”
(La Stampa – domenica 24 novembre 2024)
Roma – Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato, esprime soddisfazione per la conclusione del percorso costituente del Movimento 5 Stelle. Ma non nasconde le perplessità e le criticità vissute negli ultimi mesi:
Ha detto che il dibattito non è stato aperto come avrebbe dovuto. Lo pensa ancora?
“Sicuramente avrei voluto, soprattutto nella prima fase, uno spazio maggiore per le opinioni minoritarie. Ora spero che questo percorso non si esaurisca qui, ma segni l’inizio di uno ancora più partecipato, che porti di nuovo nelle piazze e nelle urne milioni di persone, come avvenuto in passato per il Movimento.”
Serve un Movimento che torni un po’ alle origini, come dice qualcuno?
“Direi un Movimento con un’identità forte, capace di portare le altre forze politiche sulle proprie battaglie, come è successo con il salario minimo, su cui in passato il Pd non era d’accordo. Dobbiamo tornare a rappresentare una politica diversa, aperta alla società civile, che fa partecipare i cittadini.”
Ma restando nel campo progressista e alleato con le altre forze di sinistra, o no?
“È chiaro che non possiamo vincere da soli le battaglie di cui parlavo. Ma credo che schiacciarci tra Pd e Avs sia un errore. Gli elettori di sinistra, che oggi non vanno a votare, non si riconoscono né nel Pd, né in Avs, né in quello che il Movimento ha cercato di rappresentare in quest’ultimo periodo.”
Il Movimento di Giuseppe Conte, la cui leadership esce rafforzata…
“Credo che la leadership di Conte non sia mai stata in discussione, ma mi piacerebbe che intorno a lui ci fosse una struttura più aperta, con una maggiore collegialità nelle decisioni e più radicata sui territori. Il radicamento territoriale oggi è la nostra debolezza.”
Salvo sorprese, non sarà più il Movimento di Beppe Grillo. Le dispiace?
“Per me sarebbe una tristezza infinita se Beppe non fosse più parte di noi. Non solo gli sono riconoscente per la sua visione e per aver dato la vita per questo progetto, ma ritengo che la figura di Beppe sia tuttora una ricchezza e non una zavorra per il Movimento. Il mio sogno è che si possa costruire una nuova fase in cui la sua esperienza continui a essere un valore aggiunto.”