La mia intervista a Il Fatto Quotidiano.
In Campania bisogna confrontarsi con tutti gli attori politici, compreso Vincenzo De Luca. Bisogna tenere in considerazione le cose positive fatte e cercare di cambiare rotta dove invece bisognava fare molto di più. Serve un progetto serio, partendo dall’ascolto e puntando su giovani, sanità e lavoro.

La Campania è agli ultimi posti in Italia per i livelli essenziali di assistenza sanitaria, c’è una forte disoccupazione e resta una grave questione ambientale, come confermato dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla Terra dei Fuochi, che impone all’Italia misure per tutelare la salute dei cittadini entro due anni, pena una nuova procedura d’infrazione.

La sanità regionale è comunque uscita dal commissariamento e i progetti sulla sanità legati al Pnrr sono più o meno partiti. Da medico, devo ricordarlo. Però serve più coraggio.

Più che parlare di questo mi concentrerei sul futuro della Campania e su un progetto per il riscatto della nostra terra.

Tenendo conto anche di quanto emerso nella Costituente del M5S, auspico che il candidato non venga scelto dentro delle stanze chiuse, ma consultando tutti i cittadini campani, e non solo gli iscritti al Movimento.

Non ho preferenze particolari sul metodo. Ma credo che serva la massima partecipazione dei cittadini, anche come antidoto alla disaffezione verso la politica.

Renzi fa già parte della maggioranza che amministra Napoli, cioè del modello di governo citato da tutti.

Sedersi al tavolo con chi ha auspicato la tua cancellazione mi sembra problematico. Ma le differenze devono emergere sui temi, cioè sui programmi da realizzare per la Campania. Il Movimento deve essere un traino di questo progetto, puntando proprio su temi. Si può costruire una coalizione, a patto di non smarrire la propria identità.

Acerra rientra tra i motivi della sentenza Cedu, ma le modalità con cui intervenire e bonificare quelle aree rappresentano una questione tutta aperta. Però rivendico le vittorie del Movimento in questi anni. Per esempio grazie a una legge a mia firma, partiranno le bonifiche nell’area vasta di Giugliano a nord di Napoli, su cui insistono varie discariche.