Israele definisce un “errore tattico” quanto accaduto ai danni dei caschi blu Onu dopo che quasi tutti i governi hanno condannato con fermezza gli attacchi portati avanti dalle truppe di Israele contro il contingente Unifil di stanza in Libano. Il nostro stesso Ministro della Difesa Crosetto ha parlato apertamente di “𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚”. Finalmente. Perché è un anno che il governo israeliano si macchia di crimini di guerra.
Una definizione, questa, che fa riferimento 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝟖 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐦𝐚, 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐏𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐬𝐮𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐞̀ 𝐚𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚: «𝐝𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐨 𝐯𝐞𝐢𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐔𝐧𝐢𝐭𝐞».
Questo stesso trattato sancisce che sono da considerarsi crimini di guerra anche il: «dirigere deliberatamente attacchi contro popolazioni civili in quanto tali o contro civili che non prendano direttamente parte alle ostilità».
Quindi sono crimini di guerra gli attacchi ai militari impegnati in missioni internazionali a lavorare per la pace così come è un crimine di guerra lo sterminio di civili inermi e il massacro di donne e bambini che con Hamas non hanno nulla in comune.