Ieri abbiamo portato “Il caso Giugliano” alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ed è stato un pomeriggio bellissimo!
Il viaggio che abbiamo fatto partendo dal passato ci è servito a mantenere vivo il ricordo dello scempio che ha avvelenato la nostra terra. Un disastro che ha due colpevoli: la criminalità e la connivenza della politica.
Qualche passo avanti lo abbiamo fatto, ma la strada è ancora tutta in salita e i riflettori sulla Terra dei fuochi vanno tenuti accesi sempre perché questa terra, creata bellissima e culla di antiche glorie, tanto da essere chiamata felix dai romani, può tornare a splendere solo se ciascuno di noi farà la sua parte.
Io provo a fare la mia a testa bassa dal primo giorno di legislatura: il Registro Nazionale dei tumori, la trasformazione della cosiddetta “area vasta” da SIR a SIN, la modifica della legge 87/2007 per cui non si potranno mai più costruire impianti a Giugliano e nei comuni limitrofi, ne sono una prova tangibile.
Occorre però che ogni livello istituzionale faccia la sua parte, al massimo delle sue possibilità e mettendo al centro sempre il bene dei cittadini.
Quei cittadini che hanno diritto di sperare in un futuro migliore, che hanno alzato la voce e con i quali abbiamo marciato contro i fumi dei roghi, le discariche, i miasmi, gli impianti per i rifiuti. Il primo GRAZIE va a loro, la mia gente, insieme ai comitati ambientali, sentinelle preziose e sostegno imprescindibile in queste battaglie.
Ringrazio tutti i presenti all’evento, in primis i giuglianesi che sono venuti a Roma per amore della propria terra.
Grazie alla direttrice della Galleria, Cristiana Collu, perché grazie a lei “il caso Giugliano” è diventato uno degli eventi collaterali legati alla grande mostra internazionale – 𝙃𝙤𝙩 𝙎𝙥𝙤𝙩. 𝘾𝙖𝙧𝙞𝙣𝙜 𝙁𝙤𝙧 𝙖 𝘽𝙪𝙧𝙣𝙞𝙣𝙜 𝙒𝙤𝙧𝙡𝙙 – a cura di Gerardo Mosquera, che affronta i temi del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale. Grazie al ministro Gennaro Sangiuliano, figlio della nostra terra, che ci ha ricordato quanto, in passato, fossero meravigliosi i nostri litorali e quanto alla nostra terra è stato tolto per fame di denaro. Grazie al sindaco di Napoli, anche sindaco di città metropolitana e responsabile di Sapna, Gaetano Manfredi che ci ha ricordato l’importanza della coscienza civica e ci ha dato rassicurazioni sulle operazioni di smaltimento delle ecoballe, in capo alla Regione e alla città metropolitana. Grazie all’artista Jorit che ci ha parlato del suo passato di adolescente che ha fatto le barricate contro la “monnezza” per vincere l’indifferenza e che sulla discarica Resit ha dipinto i volti di Peppino Impastato e Giancarlo Siani, perché non esiste rinascita senza legalità.
Grazie anche a Caterina Bellandi Taxi Milano 25 arrivata come la primavera, con i suoi colori, a ricordarci che la bellezza salverà il mondo.
È così che dobbiamo guardare al futuro, un futuro possibile solo se continueremo a combattere per questa terra TUTTI, al di là di ogni appartenenza ideologica e di ogni colore politico.